lunedì 28 novembre 2011

Perdono

Oggi nessuno degli ex-partigiani si sognerebbe di usare metodi violenti, ma vi confesso di aver scritto una poesia in cui chiedo perdono a dio per aver riconsegnato il mitra agli Americani.

(Massimo Rendina)

giovedì 10 novembre 2011

Eletto dal popolo

Va detto, innanzitutto, che la disciplina elettorale in base alla quale i cittadini indicano il «capo della forza politica» o il «capo della coalizione», non modifica l'attribuzione al Presidente della Repubblica del potere di nomina del Presidente del Consiglio dei ministri, operata dall'art. 92, secondo comma, Cost., né la posizione costituzionale di quest'ultimo.

(Corte Costituzionale, sentenza n.23 del 25 gennaio 2011)

mercoledì 9 novembre 2011

★ Calpesti e derisi

Chi non avesse ancora chiaro il livello a cui è precipitata la credibilità dell'Italia può leggere la lettera e le trentanove domandine che ci hanno - giustamente - spedito da Bruxelles.

È difficile fare un'ipotesi realistica sui prossimi sviluppi, più che altro perché guardarsi allo specchio e dirsi che siamo alla frutta cozza con la tendenza (innata?) a conservare sempre un barlume di speranza. Eppure il mio pensiero, ora, va alle prime pagine di un libriccino che lessi anni fa, "La notte" di Elie Wiesel: fatte le opportune proporzioni, rivedo in me e in noi l'atteggiamento di tutte quelle persone che allora, pur avendo notizie di quanto stava accadendo attorno a loro, pur vedendo degli atti concreti la cui interpretazione non poteva che essere una, si sono raccontate che no, tutto quello non poteva succedere davvero.

giovedì 3 novembre 2011

SAFE California

Nelle ultime settimane, diversi sondaggi realizzati da organizzazioni indipendenti hanno raggiunto la stessa conclusione: i Californiani sono pronti a sbarazzarsi della pena di morte. Tutto ciò mentre è in corso la campagna SAFE California, un'iniziativa che propone di sostituire la pena di morte col carcere a vita senza possibilità di rilascio sulla parola, che i detenuti lavorino per contribuire a un fondo per il risarcimento delle vittime e che siano stanziati dei fondi per la risoluzione dei casi di omicidio e di stupro (circa la metà dei quali attualmente resta insoluta).

Se, come si prevede, sarà raccolto un numero sufficiente di firme, i cittadini saranno chiamati a esprimersi sul SAFE California nel novembre del 2012.

In California le esecuzioni sono sporadiche, tredici in trentatré anni: nello stesso periodo, un numero triplo di detenuti nel braccio della morte si è suicidato o è deceduto per cause naturali. Di contro, le condanne sono più numerose che in qualsiasi altro stato USA, dando origine al braccio della morte più grande del paese: oltre il 20% dei condannati a morte degli Stati Uniti è detenuto a San Quintino; due anni fa la sola contea di Los Angeles ha condannato a morte più dell'intero Texas.

venerdì 21 ottobre 2011

★ Autunno abolizionista

Ogni anno la Giornata mondiale contro la pena di morte è seguita dell'evento del 30 novembre "Città per la vita". Le celebrazioni e le occasioni di sensibilizzazione si collocano fra queste due date, dando vita a un intero autunno abolizionista.

Per celebrare la IX Giornata mondiale, il Gruppo 001 di Amnesty International Italia si ritroverà domani, sabato 22 ottobre, presso la Casa della partecipazione di via dei Sabelli 88/a (Roma San Lorenzo). Oltre alla relatrice di Amnesty interverrà Carlo Bracci di Medici contro la tortura. Serata con finale leggero, grazie alla musica di Davide Conte. Maggiori dettagli nella locandina.

lunedì 17 ottobre 2011

Notte dei senza dimora 2011

Ahimè arrivo tardi a segnalare questa bellissima iniziativa che a Roma festeggia i dieci anni e nasce dall'invito dell'ONU a celebrare, il 17 Ottobre, la Giornata mondiale contro la povertà.

Il programma della serata lo potete trovare qui, insieme all'elenco delle associazioni che hanno contribuito a realizzarla. Nel sito sono segnalati anche gli eventi organizzati in altre città italiane.

Per chi volesse passarci a trovare, anche stasera saremo a S. Lorenzo nella Piazza dell'Immacolata.

venerdì 14 ottobre 2011

★ Ma che è?

- L'argomento Pena di morte è molto dibattuto fra voi negli USA?
- Veramente non ho mai parlato tanto di Pena di morte come negli ultimi due giorni qui in Italia.

(D.D., studente texano a Roma, intervistato sulla Pena di morte)

mercoledì 12 ottobre 2011

★ In curva

Mi avvicino all'incrocio, ma sulla corsia opposta alla mia, nei pressi della curva, c'è parcheggiato il solito furgone che consegna merce al fornaio. Da dietro il furgone, lentamente, spunta un'automobile e MIO DIO ALLA GUIDA C'È UN BAMBINO!

Macché. Quel coglione del padre sta guidando col figlio di due anni in braccio. La madre, sul sedile accanto, se la ride.

lunedì 10 ottobre 2011

10 ottobre, Giornata mondiale contro la Pena di morte

Il 10 ottobre, le organizzazioni e gli attivisti che si battono contro la pena capitale celebrano la Giornata mondiale contro la pena di morte. Questa iniziativa, lanciata per la prima volta nel 2003 dalla Coalizione mondiale contro la pena di morte, fornisce al movimento abolizionista l'opportunità di manifestare con una sola voce le preoccupazioni riguardo l'uso della pena capitale e chiederne l'abolizione.

La Giornata mondiale del 2011 si concentra sui legami tra pena di morte e tortura e sulla natura crudele, inumana e degradante di alcuni aspetti della sua applicazione.

All'interno della campagna per celebrare il 50° anniversario di Amnesty International, come obiettivo principale delle azioni della Giornata mondiale è stata scelta la Bielorussia.

La Bielorussia è l'unico paese in Europa che ancora applica la pena capitale. I prigionieri sono informati solo pochi minuti prima dell'esecuzione, che avviene con un colpo di proiettile alla nuca. Ma la crudeltà della pena capitale va ben oltre l'esecuzione. Le famiglie sanno dell'esecuzione solo dopo settimane o persino mesi dopo; non ricevono i corpi dei loro cari messi a morte e non vengono informate sul luogo in cui sono stati sepolti.

Firma qui la petizione lanciata dall'organizzazione bielorussa Human Rights Center Viasna per chiedere al presidente Lukashenka di stabilire una moratoria sulle esecuzioni e commutare tutte sentenze capitali come primi passi verso l'abolizione della pena di morte nel paese.

La Bielorussia deve porre fine alle esecuzioni!

sabato 8 ottobre 2011

Doma'

Tra Pettino e Camarda passa la faglia di tutti
coju radon de jorno ji massera nn dormo
addo' vajo a fini' doma'
do vajo?

Tra la tenda e ju mare mo tengo casa a Pagliare
'na coppa de piastra messa là a dondolare
'nanzi a 'na strada infinita
...è 'na statale.

Dei bai dei
Temé
old mi ma che sta' a di'?
Che sta' a di'?
Dice che, te steo a di', stamme a senti'.

Ma doma', doma'
me tengo rizza'
ju tempo passa e ce demo da fa
se nn ce 'ice sfiga fa 'na botta da tre
l'era ittu Giuliani.
Issu 'ice cuscì.

Dopo sei mesi de tenda ji non me reconosco,
abituato aju Sebach mo' va bona ogni posto
ogni scossa che sinti chiami tutti ji parenti,
oh, ma la sci sentita?
Ji non so sentito gnenti!
La sci sentita? Era quattro pe' mì
recomenza doma'.

Da Coppito a San Sisto era tutto 'n'arrosto
castrato o cottora come a Ferragosto
addo' magnerò doma'?
Do magnerò? Ma che cazzo ne so...

Toooorrooooh!

Dove berrò domani
coju centro invaso daji topi e daji cani.
Se vedemo domani a Piazza Palazzo
colla callarella mani.

Tra ji monti e ju mare torneremo a nuotare
e ju casello non me lo fa' pagare
ju sfollato ju vidi doma'
non sa che è 'na prua
auà cullù è Aquilano!

Ji so dell'Aquila e manco ju meteo sapea addo' stea
mo lo sa pure Obama, lo sa l'Unione Europea
lo sanno quiji che pe tempu se so' fatti ji conti
e mentre contavamo i morti issi conteano i sordi.

Ma almeno casa te la te'?
Sci ma è E mae' e ti?
È B
e sci
e no
e mo?
Eh boh
non me la 'anno quella de Berlusco',
Mado'
stengo ancora sulla costa, ma vabbo'...

Oh mo ecco sinti quello che te 'ice sta gente
coju Gran Sassu a nu passu che ce brilla ju sole
e pure a noialtri ce se scalla ju core.

Quatrani e quadrane nu
non semo cuscì soli
so chiù ji volontari che nu
non semo cuscì soli
ma sci visti gli clown quanti so'?
Mo semo quasci soli
'amme na mano a fa' 'sa casetta
nu semo cuscì soli
c'hanno messo in otto entro 'na stanzetta
sulla stessa piastra.

Novantanove rotonde devi attraversare
te se gira la coccia, non sai più dove andare
e pensa' che voleo ji a Coppito du'
me retrovo a Pagliare.

'Ngulo fra che sola!

Ma Giuliani, Giuliani, Giuliani lo sa,
lo sa che 'na scossa la po' refa'
e di nuovo Pesciò dice che era da tre
l'era 'ittu Giuliani.
Ma sul sito ufficiale vai a verificare
co' 'na botta de... fortuna la puoi azzeccare
ma che cazzo de vita co' 'ste sleppe da tre
recomenza doma'.

Aju Boss doma', doma' già lo saccio
retrovo ji amici co' 'na tazza e 'n'abbraccio
e di nuovo ju centro è la vita pe' me
recomenza... doma'!

Doma' sta già ecco.
Doma' so cazzi...

(Artisti uniti per L'Aquila)

[Listen on YouTube: Doma'.
Dedicata agli amici aquilani che mi hanno fatto innamorare di questa splendida città]
[Update: qui la traduzione]

giovedì 6 ottobre 2011

★ Belle cose

Ieri ho saputo che un mio collega, pochi giorni fa, ha adottato due fratellini brasiliani. Chapeau.

mercoledì 5 ottobre 2011

Unjustice, again

La giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi.

(Attribuita a Solone, 638-558 AC)

venerdì 30 settembre 2011

Benin, larga maggioranza vota per l'abolizione

Con 54 voti a favore, 5 contrari e 6 astensioni, il 19 agosto l'Assemblea nazionale del Benin ha approvato la ratifica del Secondo protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti civili e politici. Espressamente mirato all'abolizione della Pena di morte, il Secondo protocollo opzionale ha compiuto vent'anni proprio nel luglio scorso.

La schiacciante maggioranza a favore della ratifica, attesa tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo, rispecchia la dichiarazione di Mathurin Coffin Nago, Presidente dell'Assemblea nazionale: "Il Benin è intenzionato a sostenere la dignità umana e il progressivo sviluppo dei diritti umani". A oggi sedici paesi africani hanno abolito la pena di morte per tutti i reati, tra cui tre - Burundi, Togo e Gabon - negli ultimi due anni.

L'entusiasmo di Amnesty International per questa notizia è stato espresso da Véronique Aubert, vice direttore per l'Africa: "Le autorità del Benin dovrebbero essere elogiate per aver compiuto un passo così importante, in linea con la tendenza globale a mettere fuorilegge questa punizione crudele. Il Benin dovrebbe essere da esempio per i vicini paesi dell'Africa Occidentale".

Benché la pena di morte sia prevista dal codice penale, le autorità del Benin non eseguono condanne a morte da oltre vent'anni. L'ultima esecuzione nota ad Amnesty International è avvenuta nel settembre del 1987. Attualmente almeno quattordici persone sono detenute nei bracci della morte.

sabato 24 settembre 2011

★ Outing

Sono d'accordo con chi boccia l'iniziativa, lanciata da Listaouting, di pubblicare l'elenco dei politici italiani gay, ma omofobi: se fossi gay mi vergognerei terribilmente di essere additato come politico italiano.

giovedì 22 settembre 2011

★ Unjustice for all

Ieri, a sangue freddo, gli Stati Uniti d'America hanno ammazzato Troy Davis, detenuto nel braccio della morte da oltre vent'anni. Sul suo caso c'è poco da aggiungere a quello che è già stato detto: una condanna assurda, basata su testimonianze a dir poco risibili; la grazia che incredibilmente non è arrivata; milioni di appelli inviati a tutte le autorità che potessero intervenire per evitare questa barbarie. Resta il fatto che Troy Davis ha pagato con la vita le fallacie e le ipocrisie del sistema giudiziario di uno stato, gli USA, che solo un fesso potrebbe ancora ritenere una delle più grandi democrazie del pianeta. Mi chiedo come possano dormire stanotte, e tutte le notti che gli resteranno da vivere, i cinque parrucconi del Board of Pardons & Paroles della Georgia, le cui foto e i cui recapiti potete trovare qui. Questa è una domanda destinata a restare senza risposta, chi ha la coscienza pulita probabilmente non la usa mai.
Chiudo con un aforisma attribuito a Albert Einstein, non a caso uno degli scienziati più illustri che abbiano calcato la terra di questo lurido pianeta: "Gli Stati Uniti sono il solo paese che è passato dalla barbarie alla decadenza senza toccare la civilizzazione".

lunedì 19 settembre 2011

★ Da Istanbul a Stoccolma passando per Roma

Il grado di civiltà di un popolo è inversamente proporzionale all'uso che fa dell'automobile.

venerdì 9 settembre 2011

Quarta data di esecuzione per Troy Davis

Il 21 settembre Troy Davis potrebbe essere messo a morte.

Da quando, nel 1991, è stato condannato alla pena capitale per l'omicidio di un poliziotto in Georgia (Usa) questa è la quarta volta che viene fissata una data di esecuzione. 

Ma i dubbi sulla sua colpevolezza restano: nessuna prova fisica collega Troy Davis all'omicidio e sette testimoni su nove hanno ritrattato le dichiarazioni iniziali, denunciando pressioni da parte della polizia.

Il 19 settembre, il Comitato statale che esamina le richieste di grazia terrà un'udienza sul caso.

Per sostenere Troy Davis puoi andare qui, oppure inviare una email ai due indirizzi del Board of Pardons and Paroles
clemency_Information@pap.state.ga.us
webmaster@pap.state.ga.us
con il testo che segue:

Oggetto: Clemency for Troy Davis

Dear Board members,

I acknowledge the seriousness of the crime for which Troy Davis was sentenced to death, but I note that doubts persist in the case even after the federal evidentiary hearing in 2010.

I point out that the Board acts as a failsafe against irreversible error, and recalling its statement in 2007 that it would not allow any execution to proceed where there was any doubt about the guilt of the prisoner.

I point to the substantial evidence of the fallibility of the capital justice system.

I call on the Board to grant clemency and to commute the death sentence of Troy Davis.

Thank you for your attention.

lunedì 5 settembre 2011

Dormo tranquillo

"Sull'articolo 8 della manovra che rende piu facili i licenziamenti c'è troppo allarmismo". Lo spiega il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in un'intervista a La Stampa, affermando che, come prescrive la norma, per licenziare è necessario il consenso dei sindacati, "dunque mai - chiosa il sindacalista -. È evidente: quale sindacato dà il proprio assenso a un piano di licenziamenti?".

venerdì 2 settembre 2011

★ Sofia e i gay

- Mamma, cosa significa "gay"?
- Beh, solitamente i maschietti si fidanzano con le femminucce, ma ci sono anche maschietti che vogliono bene ai maschietti e femminucce che vogliono bene alle femminucce.
- Allora io e Ilaria siamo gay?
- ...

lunedì 29 agosto 2011

Vita di tenebra

Che buffonata la vita: questa misteriosa combinazione di logica impietosa per un futile scopo. Tutto quello che ci si può aspettare è una qualche conoscenza di se stessi - che viene troppo tardi - e un mucchio di inestinguibili rimpianti. Ho lottato con la morte. È il combattimento meno eccitante che si possa immaginare. Si svolge in un grigiore impalpabile, con niente sotto i piedi, niente intorno, senza testimoni, senza clamore, senza gloria, senza il gran desiderio di vincere, senza il gran timore della sconfitta, in una insalubre atmosfera di tiepido scetticismo, senza una ferma convinzione nel proprio diritto, e meno ancora in quello dell'avversario. Se è questa la forma suprema della saggezza, allora la vita è un enigma più grande di quanto alcuni di noi pensano che sia.

(Joseph Conrad, "Cuore di tenebra")

lunedì 4 luglio 2011

★ Tarihi Şengül Hamamı

Arkadaş hamam gitmek istiyorum! Ulus! Ulus! Ulus! Eski hamam Ulus!

(Arkadaş and Tarihi Şengül Hamamı)

martedì 28 giugno 2011

★ Ankara

Il nostro uomo viene a prenderci in aeroporto e ci porta al suo albergo. Da lì prendo un taxi per raggiungere il mio, ma all'arrivo mi accorgo che sarei potuto andare a piedi. La città già mi piace, liquido in fretta le formalità alla reception, salgo in camera, mollo i bagagli, scendo e mi butto sulla via principale. Compro un pacchetto di Samson anche se ho smesso, un paio di orecchini per mia figlia che è passata dagli stickers ai buchi, un deodorante spray perché non ho ancora capito se si può portare nel bagaglio a mano - lo scoprirò a ritorno. Guardo tutto e tutti, crepo dal sonno ma sorrido, non ho fame ma cerco un posto dove mangiare. Prendo un kebab di pollo e un ayran da un tizio strabico che non spiccica due parole di inglese, gli faccio aggiungere la cipolla a gesti. Cipolla in turco si dice soğan. Mi aspetta una settimana pesante, eppure non vedo l'ora che arrivi domattina, perché dopo la mattina ci sarà il pomeriggio, dopo il pomeriggio ci sarà la sera e poi finalmente potrò tornare a camminare per le vie di Ankara.

domenica 26 giugno 2011

Motto di Canada Bill Jones

È moralmente sbagliato lasciare che i pollastri si tengano i loro soldi.

venerdì 24 giugno 2011

Un museo del Novecento

Abbandoniamo l'Europa al suo destino: appartiene al secolo scorso. Duro attacco sul Washington Post di Richard Haass, che dirige il più autorevole think tank bipartisan di politica estera, il Council on Foreign Relations. Riprende le accuse lanciate dal segretario alla Difesa Robert Gates sull'inconsistenza del "fianco europeo" della Nato e aggiunge: smettiamola di illuderci che l'Europa possa servire a qualcosa, la sua influenza nel mondo continuerà a diminuire fino all'irrilevanza.

(Federico Rampini, Estremo Occidente)

mercoledì 22 giugno 2011

Le parole per dirlo/6

Se vedo a Firenze qualcuno che gira con l'ampolla del Dio Arno io chiamo i servizi sociali e gli faccio il trattamento sanitario obbligatorio.

(Matteo Renzi a Ballarò)

martedì 21 giugno 2011

★ Servizietto sanitario

Per fortuna, una incredibile fortuna, da due anni e mezzo non mi viene nemmeno un raffreddore e non prendo un giorno di malattia che è uno. Sarà la cura delle arancette, sarà che andare in giro in moto tutto l'anno tempra il fisico (!), sarà solo una grande, grandissima fortuna, ma tant'è.

Però gli anni passano, si lavora al pc, si legge parecchio, insomma la cervicale ne risente; e quando, un paio di settimane fa, sono andato dal medico per via di un persistente formicolio a un braccio, mi ha prescritto elettromiografia e risonanza magnetica. "Mo che ci faccio con queste?" chiedo indicando le prescrizioni, e lui mi spiega che devo chiamare il CUP entro trenta giorni e prenotare le visite.

Pieno di buona volontà e di fiducia nel nostro Servizio Sanitario nonostante Marrazzo e Polverini, ieri telefono. Prime date disponibili fra ottobre 2011 e febbraio 2012 (ovviamente, essendo due esami diversi, avrei dovuto farli in posti e giorni diversi).

Insomma, per due anni e mezzo finanzio la Sanità con mie le tasse, non compro medicinali eccetto qualche aspirina, e quando ho bisogno di una visita devo aspettare tra i quattro e gli otto mesi? Allora sai che c'è? Io una bella tessera sanitaria me la posso permettere: tagliamo le tasse sulla salute, in tasca mi mettete lo stipendio lordo invece del netto, e chi non ha una lira peggio per lui.

[Chiaramente è un'iperbole, fosse per me socializzerei pure i barbieri. Però…]

sabato 11 giugno 2011

★ Camminando verso l'Europride

- Scusi, qui è autorizzato il transito dei pedoni?
- Si, certo.
- Ma non si può camminare, ci sono auto e moto parcheggiate e non ci passa uno spillo!
- Lo so, ma io cosa ci posso fare?
- Se non ci può fare niente lei che è della Polizia Municipale allora stiamo messi bene.

giovedì 2 giugno 2011

★ 2 giugno

- Cosa gridano quando passano sotto al palco delle autorità?
- Duce!

martedì 31 maggio 2011

Amen

You can fool some of the people all of the time, and all of the people some of the time, but you can not fool all of the people all of the time.

lunedì 30 maggio 2011

★ Pronostico

Ci metto la faccia:
  • a Milano Pisapia batte Moratti 51,5 a 48,5
  • a Napoli De Magistris batte Lettieri 56 a 44.

domenica 29 maggio 2011

★ 'Sei na ru mo'no wa na'i

[Scena 1: il silenzio]
- Ma non c'è il concerto stasera?
- Si, certo.
- E come mai tutto questo silenzio?
- È il silenzio dell’Acquedotto e della finale di Champions.

[Scena 2: time change]
Anni fa, sui palchi dei concerti, oltre agli strumenti vedevo solo vagonate di effetti e lattine di birra. Oggi difficilmente manca un notebook.

[Scena 3: passare inosservati]
- Un biglietto.
- Sono 7 euro. E voi?
- Noi suoniamo.
- Quanta gente suona stasera!
[quello che "Noi suoniamo" è Umberto Palazzo del Santo Niente]

[Scena 4: take it easy]
- Noi siamo il gruppo spalla sfigato!
[auto-presentazione degli Spiral69. Ascoltandoli mi viene il dubbio che facciano cover di R.E.M. e Placebo, ma non sono affatto male]

[Scena 5: cambio palco]
Diciannove minuti, nove secondi e ventidue centesimi. Prima dell'inizio ne sentivo parlare con apprensione dagli organizzatori e non ci volevo credere, così l'ho cronometrato.

[Scena 6: Santo Niente]
Umberto Palazzo apre da solo con una ballata voce-chitarra elettrica. Poi si affaccia l'altra chitarra e parte "Junkie". Quindi arrivano anche basso e batteria, ed è il delirio. Occhi spiritati, tecnica impeccabile, il solito "Grazie!" urlato con forza: Palazzo è in ottima forma. E il resto del gruppo non è da meno, quanto tocca a "È aria" il suono sembra un muro contro cui schiantarsi.

[Scena 7: l'odio]
Lei è molto più carina, ma l'altra ha la scarpa fetish, un toppino che lascia le spalle ampiamente scoperte e soprattutto canta tutte le canzoni mentre si agita sotto al palco. Forse è per questo che la guarda in cagnesco.

[Epilogo]
A tarallucci e vino, ma senza tarallucci.

sabato 28 maggio 2011

★ 50

Oggi Amnesty International compie cinquant'anni: era il 28 maggio del 1961 quando "The Observer" pubblicò la lettera con cui Peter Benenson chiedeva la scarcerazione di due studenti portoghesi, finiti in galera per aver brindato alla libertà.

Le celebrazioni, in Italia e nel mondo, sono moltissime e non resteranno circoscritte a oggi. Ma quella più toccante, a cui ho avuto la fortuna di partecipare, si è svolta stamani alla Divisione Filatelia delle Poste Italiane, dove c'è stato l'annullo del francobollo commemorativo con cui sarà ricordato questo compleanno così importante: per un'organizzazione che ha fatto delle lettere la sua arma più efficace, non poteva esserci modo migliore di festeggiare.

venerdì 27 maggio 2011

★ Se questo è giornalismo

Titolo in Homepage:

"Ho visto Melania litigare col marito e lasciare il parco con tre persone".
Riassunto in Homepage:

"Al vaglio degli inquirenti una testimonianza: per la prima volta sarebbe confermata la versione del marito della donna uccisa. La telefonata a un giornale, ma i carabinieri pensano a un mitomane".

Già qui la notizia, sicuramente rilevante, (conferma una versione degli accadimenti) viene velatamente messa in discussione dallo scetticismo dei carabinieri.

Ma il capolavoro è nell'articolo interno:

"«Melania Rea era sul Colle San Marco con il marito e la figlioletta nel pomeriggio del 18 aprile. Poi ha litigato con lui e si è allontanata. Poco dopo, sul vialetto del Pianoro del Colle è salita su un auto che aveva a bordo forse tre persone, tra cui un uomo e due donne». Lo dice un nuovo testimone nell'inchiesta sulla morte della 29enne di Somma Vesuviana (Napoli), trovata uccisa con trentadue coltellate a Ripe di Civitella, nel teramano, il 20 aprile scorso. La testimonianza che avvalorerebbe per la prima volta il racconto della scomparsa della donna fatto agli inquirenti dal marito, il Caporal Maggiore Salvatore Parolisi, deve essere ancora verificata in tutti i suoi aspetti. La notizia è stata lanciata dall'agenzia Agi, che ha ripreso il Corriere Adriatico".

Accurata descrizione del racconto, presenza di un nuovo testimone che avvalora quanto detto dal marito della vittima, estrema cautela, che è d'obbligo in questi casi.

Che però si conclude con:
"Gli inquirenti ritengono che si tratti di un mitomane. Non hanno avuto effetto infatti le ricerche di questo presunto testimone. Che al giornale ha fornito nome, cognome e numero di telefono, dicendosi pronto a collaborare con la procura, ma finora il numero risulta irraggiungibile. Nome e utenza esistono (l'identità è quella di un uomo che vive a Civitanova Marche), ma nonostante una notte di ricerche, i carabinieri non sono riusciti a rintracciare il presunto superteste".
Il pezzo non è firmato, ma in calce reca la scritta "© Riproduzione riservata": e chi diavolo volete che ve lo copi, Topo Gigio?

Legge di Wodehouse

I matrimoni infelici sono tutti colpa dei mariti che hanno un cervello.

lunedì 23 maggio 2011

Adoro quest'uomo

Berlusconi alla carica: "Con la sinistra Milano come Stalingrado".

EDIT
Adoro anche Borghezio: "Non ci sono dubbi che i fondamentalisti islamici, in primis Al Qaida e lo stesso Al Zawahiri, sarebbero felicissimi se a Milano la Lega dovesse perdere e Pisapia diventasse sindaco".

sabato 21 maggio 2011

★ Le cazzate di Mentana

Nel corso degli anni ho avuto modo di verificare quanto sia sopravvalutato questo giornalista che, proprio ieri sera, ha sparato l'ennesima cazzata. Commentando l'occupazione dei TG da parte del ducetto di Arcore, cui peraltro accennavo nell'ultimo post, ha avuto il coraggio di dire che la presenza in televisione non è determinante, tanto poi la gente continua a pensare con la propria testa. Infatti è per questo che le aziende spendono un patrimonio in pubblicità, consentendo anche a Mentana di condurre un TG: perché le persone, alla fine, ragionano comunque da sole.

venerdì 20 maggio 2011

★ Questo a Mussolini je fa un baffo

Il premier va all'attacco e oggi registra cinque interviste: Tg1, Tg2, Studio Aperto, Tg5 e Rete Quattro.

(Il Fatto Quotidiano)

Parte l'offensiva in tv del Cavaliere: raffica di interviste televisive per Silvio Berlusconi, che in vista dei ballottaggi per le amministrative, registrerà oggi, nel tardo pomeriggio, almeno cinque interviste per altrettanti telegiornali.

(La Repubblica)

[la frase del titolo è di un mio anziano e saggio collega]

giovedì 19 maggio 2011

★ Aspettando i ballottaggi

Due parole sulle recenti elezioni amministrative iniziando da Milano, dove non capisco un paio di cose. Anzitutto la diffusa sorpresa di fronte all'exploit di Pisapia: pur ritenendo il Paese un malato incurabile non mi sono mai aspettato meno di un pareggio. Vabbe' che i nordici sono riusciti a eleggere Renzo Bossi, ma l'alternativa alla Moratti era davvero allettante; oltretutto sostenuta dal primo sconfitto alle primarie, che col suo comportamento una volta tanto non ha fatto rimpiangere un'opposizione degna di tal nome: se questo non ha messo in crisi l'elettorato di centro-destra ha sicuramente motivato quello di centro-sinistra.
L'altra cosa che non capisco è l'ottimismo della sinistra in vista del ballottaggio: con un'affluenza al primo turno inferiore al 68% non starei troppo tranquillo. Forse l'unico aspetto positivo è che per ribaltare il risultato il ducetto di Arcore ha solo un modo, cioè terrorizzare Milano; ma visto che i suoi alleati hanno imputato la débacle proprio ai toni esacerbati della campagna elettorale, probabilmente li abbasserà e gli elettori se ne resteranno a casa.
Massima stima per Pisapia, uno che come Vendola non si è mai piegato alla sineddoche Unione Sovietica per Comunismo su cui campano i berluscones - sarà la scuola SEL?

Sono invece ottimista per il ballottaggio di Napoli: non ho seguito le vicende che hanno portato alla spaccatura tra PD e IdV e agli scazzi con M5S, ma credo che De Magistris abbia buone possibilità di sfangarla e che sarebbe un buon sindaco. Peccato che abbia mollato il Parlamento Europeo, ma capisco la sua decisione e per inciso lo avrei capito anche se si fosse candidato in Regione Campania l'anno scorso.

Discorso diverso a Torino, dove si è vinto al primo turno: io Fassino non lo avrei mai votato, e non riesco a capire come si possa festeggiare per l'elezione a sindaco di un personaggio che campa a spese dei contribuenti da ormai diciassette anni. Figura di spicco dei DS, ora del PD, insomma una storia di fallimenti viste le acque torbide in cui naviga l'Italia: speravo lo trombassero come avvenne per Rutelli.

Chiudo col M5S. Per via di Grillo gli fioccano continuamente addosso insulti e aggressioni, accuse di qualunquismo, inviti a prendere le distanze dal comico genovese. In realtà sono molte anche le voci che riconoscono il valore delle proposte del movimento, ma il giudizio mainstream nel complesso non può dirsi positivo. L'ho spiegato all'inizio, per me il Paese è un malato incurabile e questo sistema va distrutto e ricostruito: se oggi il M5S a Bologna è al 10% spero che arrivi presto al 20, 30 o 40% e faccia piazza pulita.
Uno dei commenti più contestati di Beppe Grillo è stato: "Fra Moratti e Pisapia non c'è differenza". Ovviamente non si può essere d'accordo con un'affermazione del genere, i due candidati sono distanti anni luce. Però il suo discorso proseguiva con: "Entrambi faranno l'Expo, entrambi continueranno a cementificare la città": secondo me su questo - e su tante altre cose - ha perfettamente ragione.

lunedì 16 maggio 2011

★ Terza scatola cinese - L'appuntamento

- Domenica ho comprato lo sbattitore, e per provarlo ho fatto il tiramisù: non è che lo preferisci alla birra?
- Savoiardi o Pavesini?
- I Savoiardi li ho archiviati come errore di gioventù, ormai uso solo i Pavesini.
- Affare fatto.

venerdì 13 maggio 2011

Salva una pianta

Mangia un vegano!

(scritta su un muro di via dei Sabelli, San Lorenzo)

mercoledì 11 maggio 2011

Per metà autunno, per metà primavera

- L'hai amata? - La sua voce è roca.
- Credo di si. Come si ama quando non si ha più niente alle spalle e soltanto un eterno presente senza promesse. Dio non c'entrava più con le nostre vite: erano state incise a fondo, forse anche lei portava il ricordo di una catastrofe, di una sventura immane. Forse anche lei era morta una volta. Spesso, di notte, dopo un amplesso, mi sembrava di leggerglielo negli occhi, quel male. Si, ci amammo davvero.
Fisso il crepuscolo che entra nello scrittoio e ripesco quel corpo sinuoso: - Fin dal primo istante abbiamo saputo. Un giorno ci saremmo svegliati altrove, distanti, senza un motivo necessario, seguendo il corso sghembo delle nostre vite. Ursula fu una stagione, una quinta stagione dell'animo, per metà autunno e per metà primavera.

(Luther Blissett, "Q")

lunedì 9 maggio 2011

★ Rosiconi

Durante il weekend hanno imbiancato le pareti dell'open space dove lavoro. I colleghi, conoscendo la mia avversione per il ducetto di Arcore, tempo fa avevano attaccato una sua foto sulla parete dietro la mia sedia, su cui avevo prontamente disegnato un bel naso da pagliaccio: è l'unica a essere stata tolta e gettata nel cestino.

venerdì 6 maggio 2011

★ Uhm

Allarme terrorismo: ammazziamo Bin Laden.
Ucciso Bin Laden: allarme terrorismo.

mercoledì 4 maggio 2011

★ Lukashenko! Chi era costui?

È difficile commentare una cosa così: il Ministro della difesa (italiano ovviamente) non sa chi sia Aleksandr Lukashenko.

La questione si può analizzare da vari punti di vista, per esempio quello dei diritti umani: Lukashenko è il presidente dell'unico Stato europeo in cui sia ancora in vigore la pena di morte, la Bielorussia.

Le ultime due esecuzioni nel marzo 2010: Andrei Zhuk e Vasily Yuzepchuk sono stati messi a morte con un colpo di pistola alla nuca. Come di consueto non è stato dato alcun preavviso dell'imminente esecuzione: né a loro, né alle famiglie, né agli avvocati. Tantomeno sono stati restituiti i corpi per la sepoltura, tumulati in un luogo segreto.

Nel 2010 in Bielorussia sono state comminate tre nuove sentenze capitali: due uomini sono stati condannati a morte il 14 maggio e un terzo a settembre.

Da quando ho definitivamente eliminato la televisione dalla mia vita mi risparmio di assistere a queste scene pietose - altro che gaffe - in diretta. Stasera però farò un giro in internet per trovare il video in cui La Russa, probabilmente convinto di non essere inquadrato, chiede a un suo collaboratore: "Lukashenko, chi è questo?". Senza scomodare l'assistente potrebbe chiedere al ducetto di Arcore, pare che lo conosca bene.

domenica 1 maggio 2011

★ Puttanieri e religione fanno l'orgia al Cuppolone

Primo Maggio 2011

"È anche la Festa dei lavoratori".

sabato 30 aprile 2011

Scontro di Titani

La Bibbia smentisce Maya e 2012: l'Apocalisse è il 21 maggio 2011.

giovedì 28 aprile 2011

Ne sentivo proprio il bisogno...

...di una legge così:

Il distributore di carburante da oggi può sbagliare di più. È stato infatti ampliato il limite di tolleranza entro il quale una pompa di benzina può erogare, per errore, meno carburante di quello che dovrebbe senza che si configuri la truffa. Con l'entrata in vigore del Decreto n. 32, il Ministero dello Sviluppo Economico ha aumentato del 50% il margine di errore per i misuratori di erogazione, portandolo dal 5 al 7,5 per mille.

martedì 26 aprile 2011

★ Un paese meraviglioso

Non sono mai stato un grande appassionato di giochi per computer, ma per qualche tempo il demone dei videogames ha colpito anche me, e tra quelli che mi hanno affascinato di più senza dubbio c'è Doom. Tanto che, nelle ultime settimane, sono riuscito a trovarne una versione online su cui sto spendendo qualche ora quasi ogni giorno.

Rispetto a quando è uscito nel 1993, oggi sono disponibili molti siti internet in cui proliferano mappe, trucchi, consigli e anche un po' di storia e di curiosità. Ieri, su uno di essi, ho scoperto che nelle prime versioni di Doom era presente una stanza sul cui pavimento compariva una svastica. A detta dell'autore, in omaggio al precedente Wolfenstein 3D. Nelle release successive la stanza è rimasta, ma la svastica è stata trasformata in un altro simbolo: Wolfenstein 3D infatti era stato bloccato in Germania nel 1994 in quanto contenente riferimenti al Nazismo, e la stessa cosa sarebbe potuta accadere a Doom.

Sono stato in Germania solo una volta in vita mia, a Berlino per la precisione. Una città piena di cani, ma senza i marciapiedi imbrattati dai loro escrementi; una città piena di giardini dove mangiare un panino all'aria aperta, ma senza i rifiuti sparsi in giro.

In Germania un videogame può essere bloccato perché contiene riferimenti al Nazismo. In Italia, nei giorni che precedono il 25 aprile, è possibile stampare e affiggere dei manifesti come questi.

domenica 24 aprile 2011

Ho il Mammatrone

"Il ch.mo prof. Manlio Cortellazzo, sì, proprio quello del dotto Dizionario etimologico dei dialetti italiani, essendosi imbattuto, durante un suo girovagare su internet, nel mio quesito in ordine al Mammatrone, ha voluto cortesemente venire in mio soccorso comunicandomi che il termine in oggetto altro non è che quello che anticamente era chiamato in italiano mal (di) madrone o (di) matrone, detto anche mal della madre, dove madrone o matrone indica chiaramente la madre o matrice, cioè l'utero.

L'Aretino, ad esempio, usa indifferentemente tanto mal della madre o di madre ("lo facea torcere nella guisa che si torceno le donne per le doglie del parto o per il mal della madre"), quanto mal del madrone, che estensivamente ha assunto il significato di malessere imprecisato, di stato di angoscia, di ansietà, di apprensione.

In senso figurato indica anche un qualcosa, un oggetto, un mobile, un veicolo, ecc. ingombrante, che dà fastidio, che intralcia il passo, e simili".

venerdì 22 aprile 2011

★ L'incapace del Campidoglio

Dopo aver aumentato l'addizionale comunale Irpef, il costo delle mense scolastiche, la tassa sui rifiuti e chissà cos'altro, l'ex-fascista Alemanno in questi giorni sta tappezzando Roma di cartelloni in cui si vanta di aver sgomberato altri due cosiddetti campi nomadi.

Quello dei Rom è un tasto su cui è molto facile battere per ottenere consenso, grazie soprattutto all'italica ignoranza che spazia in molti campi, compreso appunto quello che riguarda Sinti e Romanì. Basti pensare che, come riporta Amnesty International, fonte decisamente più credibile dell'ignorante sindaco, i Rom in Italia sono 140.000, di cui la metà cittadini italiani: su 60 milioni di abitanti fa lo 0,0023%, un'emergenza chiaramente insostenibile per un Paese come il nostro, dove il pluri-bocciato Renzo Bossi e l'igienista dentale Nicole Minetti si mettono in tasca 13mila euro al mese.

Lo sgombero degli Insediamenti Abitativi Precari (IAP), oltre a violare i diritti di chi vi si trova, è un provvedimento del tutto inefficace: coloro che sono stati sgomberati spesso non ricevono notifiche in anticipo, né abitazioni alternative. Molte famiglie quindi sono intrappolate in questo circolo vizioso, poiché dopo uno sgombero creano un nuovo riparo altrove, da dove vengono allontanate in un momento successivo.

Però funge alla perfezione da specchietto per le allodole, o sarebbe meglio dire da specchietto per gli allocchi. Anche quando, nel compierli, ci lascia la pelle qualche bambino.

Ultimamente, oltre a lamentarsi, mi capita di parlare con persone che si chiedono: "Che fare?". In mancanza di un'alternativa è complicato rispondere: restando in-topic, davanti alla scelta tra Rutelli e Alemanno è difficile resistere alla tentazione di starsene a casa. Quindi io continuo a esercitarmi nello slalom tra le buche di una città allo sbando, sempre più intollerante, sempre più invivibile, sempre più ingiusta.

giovedì 21 aprile 2011

★ Toglieremo l'ICI!

La Giunta del Comune di Roma, in data 27/12/2010 (pubblicazione del 29/12/2010), ha elevato l'addizionale comunale all’irpef per il 2011 dallo 0,5% allo 0,9%.

Coglione chi li ha votati e coglione chi, come me, permette che questi cialtroni cotinuino a malgovernare.

EDIT
Apprendo da un amico che quest'anno non sarà possibile portare in detrazione l'abbonamento ATAC Metrebus: non c'è male per chi ripete da anni che non metterà le mani nelle tasche degli Italiani.

(la colpa è sempre mia, che resto a guardare)

martedì 19 aprile 2011

Maledizione cinese

Possano tutti i tuoi desideri essere esauditi.

domenica 17 aprile 2011

★ Seconda Scatola Cinese - Lo scontro

- Ehi, ma non ti colleghi più a Skype?
- Ogni tanto si, perché?
- È da un po' che volevo parlarti, ma ti vedo sempre off-line.
- Mi vedi off-line perché ti ho bloccato.

venerdì 15 aprile 2011

Non c'è più tempo

Capisco sempre meno quel che accade nel nostro paese. La domanda è: a che punto è la dissoluzione del sistema democratico in Italia? La risposta è decisiva anche per lo svolgimento successivo del discorso.

Riformulo più circostanziatamente la domanda: quel che sta accadendo è frutto di una lotta politica «normale», nel rispetto sostanziale delle regole, anche se con qualche effetto perverso, e tale dunque da poter dare luogo, nel momento a ciò delegato, ad un mutamento della maggioranza parlamentare e dunque del governo?

Oppure si tratta di una crisi strutturale del sistema, uno snaturamento radicale delle regole in nome della cosiddetta «sovranità popolare», la fine della separazione dei poteri, la mortificazione di ogni forma di «pubblico» (scuola, giustizia, forze armate, forze dell'ordine, apparati dello stato, ecc.), e in ultima analisi la creazione di un nuovo sistema populistico-autoritario, dal quale non sarà più possibile (o difficilissimo, ai limiti e oltre i confini della guerra civile) uscire?

Io propendo per la seconda ipotesi (sarei davvero lieto, anche a tutela della mia turbata tranquillità interiore, se qualcuno dei molti autorevoli commentatori abituati da anni a pietiner sur place, mi persuadesse, - ma con seri argomenti - del contrario). Trovo perciò sempre più insensato, e per molti versi disdicevole, che ci si indigni e ci si adiri per i semplici «vaff...» lanciati da un Ministro al Presidente della Camera, quando è evidente che si tratta soltanto delle ovvie e necessarie increspature superficiali, al massimo i segnali premonitori, del mare d'immondizia sottostante, che, invece d'essere aggredito ed eliminato, continua come a Napoli a dilagare.

Se le cose invece stanno come dico io, ne scaturisce di conseguenza una seconda domanda: quand'è che un sistema democratico, preoccupato della propria sopravvivenza, reagisce per mettere fine al gioco che lo distrugge, - o autodistrugge? Di esempi eloquenti in questo senso la storia, purtroppo, ce ne ha accumulati parecchi.

Chi avrebbe avuto qualcosa da dire sul piano storico e politico se Vittorio Emanuele III, nell'autunno del 1922, avesse schierato l'Armata a impedire la marcia su Roma delle milizie fasciste; o se Hinderburg nel gennaio 1933 avesse continuato ostinatamente a negare, come aveva fatto in precedenza, il cancellierato a Adolf Hitler, chiedendo alla Reichswehr di far rispettare la sua decisione?

C'è sempre un momento nella storia delle democrazie in cui esse collassano più per propria debolezza che per la forza altrui, anche se, ovviamente, la forza altrui serve soprattutto a svelare le debolezze della democrazia e a renderle irrimediabili (la collusione di Vittorio Emanuele, la stanchezza premortuaria di Hinderburg).

Le democrazie, se collassano, non collassano sempre per le stesse ragioni e con i medesimi modi. Il tempo, poi, ne inventa sempre di nuove, e l'Italia, come si sa e come si torna oggi a vedere, è fervida incubatrice di tali mortifere esperienze. Oggi in Italia accade di nuovo perché un gruppo affaristico-delinquenziale ha preso il potere (si pensi a cosa ha significato non affrontare il «conflitto di interessi» quando si poteva!) e può contare oggi su di una maggioranza parlamentare corrotta al punto che sarebbe disposta a votare che gli asini volano se il Capo glielo chiedesse. I mezzi del Capo sono in ogni caso di tali dimensioni da allargare ogni giorno l'area della corruzione, al centro come in periferia: l'anormalità della situazione è tale che rebus sic stantibus, i margini del consenso alla lobby affaristico-delinquenziale all'interno delle istituzioni parlamentari, invece di diminuire, come sarebbe lecito aspettarsi, aumentano.

È stata fatta la prova di arrestare il degrado democratico per la via parlamentare, e si è visto che è fallita (aumentando anche con questa esperienza vertiginosamente i rischi del degrado).
La situazione, dunque, è più complessa e difficile, anche se apparentemente meno tragica: si potrebbe dire che oggi la democrazia in Italia si dissolve per via democratica, il tarlo è dentro, non fuori.

Se le cose stanno così, la domanda è: cosa si fa in un caso del genere, in cui la democrazia si annulla da sè invece che per una brutale spinta esterna? Di sicuro l'alternativa che si presenta è: o si lascia che le cose vadano per il loro verso onde garantire il rispetto formale delle regole democratiche (per es., l'esistenza di una maggioranza parlamentare tetragona a ogni dubbio e disponibile ad ogni vergogna e ogni malaffare); oppure si preferisce incidere il bubbone, nel rispetto dei valori democratici superiori (ripeto: lo Stato di diritto, la separazione dei poteri, la difesa e la tutela del «pubblico» in tutte le sue forme, la prospettiva, che deve restare sempre presente, dell'alternanza di governo), chiudendo di forza questa fase esattamente allo scopo di aprirne subito dopo un'altra tutta diversa.

Io non avrei dubbi: è arrivato in Italia quel momento fatale in cui, se non si arresta il processo e si torna indietro, non resta che correre senza più rimedi né ostacoli verso il precipizio. Come?
Dico subito che mi sembrerebbe incongrua una prova di forza dal basso, per la quale non esistono le condizioni, o, ammesso che esistano, porterebbero a esiti catastrofici. Certo, la pressione della parte sana del paese è una fattore indispensabile del processo, ma, come gli ultimi mesi hanno abbondantemente dimostrato, non sufficiente.

Ciò cui io penso è invece una prova di forza che, con l'autorevolezza e le ragioni inconfutabili che promanano dalla difesa dei capisaldi irrinunciabili del sistema repubblicano, scenda dall'alto, instaura quello che io definirei un normale «stato d'emergenza», si avvale, più che di manifestanti generosi, dei Carabinieri e della Polizia di Stato congela le Camere, sospende tutte le immunità parlamentari, restituisce alla magistratura le sue possibilità e capacità di azione, stabilisce d'autorità nuove regole elettorali, rimuove, risolvendo per sempre il conflitto d'interessi, le cause di affermazione e di sopravvivenza della lobby affaristico-delinquenziale, e avvalendosi anche del prevedibile, anzi prevedibilissimo appoggio europeo, restituisce l'Italia alla sua più profonda vocazione democratica, facendo approdare il paese ad una grande, seria, onesta e, soprattutto, alla pari consultazione elettorale.

Insomma: la democrazia si salva, anche forzandone le regole. Le ultime occasioni per evitare che la storia si ripeta stanno rapidamente sfumando. Se non saranno colte, la storia si ripeterà. E se si ripeterà, non ci resterà che dolercene. Ma in questo genere di cose, ci se ne può dolere, solo quando ormai è diventato inutile farlo. Dio non voglia che, quando fra due o tre anni lo sapremo con definitiva certezza (insomma: l'Italia del '24, la Germania del febbraio '33), non ci resti che dolercene.

(Alberto Asor Rosa, Il Manifesto)

mercoledì 13 aprile 2011

Stop dall'India

All'inizio di quest'anno, l'unico fornitore USA del farmaco utilizzato laddove è in vigore la pena di morte, ne ha annunciato la sospensione della produzione. Molti degli stati interessati si sono quindi rivolti oltreoceano.

In particolare, il Nebraska ha ottenuto una grande quantità del prodotto - sodio tiopental - da una società di Mumbai (India). Ora questa società ha annunciato che non fornirà più il farmaco affinché sia usato nelle iniezioni letali. In una dichiarazione, la Kayem Pharmaceutical Pvt. Ltd. ha spiegato: "Considerata la delicatezza connessa con la vendita del nostro prodotto a vari istituti penitenziari USA nell'ambito dell'iniezione letale, precisiamo che la nostra azienda, avendo a cuore i principi dell'Induismo, si asterrà dalla fornitura di tale farmaco nei casi in cui l'unico scopo sia l'iniezione letale”.

Il condannato Carey Moore (Nebraska) sta contestando la legittimità dell'acquisto del farmaco da parte del suo stato. Secondo una istanza depositata presso la Corte Suprema, non vi è alcuna prova che la Kayem Pharmaceutical sia registrata alla Drug Enforcement Administration (DEA), né che sia autorizzata a fornire farmaci agli Stati Uniti. Vi sono anche riscontri del fatto che il Nebraska abbia ricevuto una versione generica del farmaco, in contrasto con il protocollo di esecuzione in vigore nello Stato.

Anche il South Dakota potrebbe avere ottenuto la sostanza dalla Kayem, e la società è stata contattata da altri tredici stati con interessi simili. I farmaci ottenuti dalla Georgia, che si ritengono provenienti dall'estero, sono stati recentemente sequestrati dalla DEA. Allo stesso modo, Kentucky e Tennessee hanno consegnato alcuni dei propri prodotti per l'iniezione letale alla DEA.

lunedì 11 aprile 2011

Sponda danese

La Danimarca è in procinto di imbarcarsi nelle esecuzioni capitali in grande stile. La casa farmaceutica danese Lundbeck ha venduto del pentobarbital a quattro degli stati più prolifici di esecuzioni degli Stati Uniti: Mississippi, Ohio, Oklahoma e Texas. Questi stati già possiedono e continueranno a utilizzare il prodotto della Lundbeck per le esecuzioni.

Il pentobarbital sta emergendo come sostitutivo del sodio tiopental, che un tempo era il farmaco utilizzato in tutte le iniezioni letali negli USA, ma che ora è diventato di difficile reperibilità.

Gli attivisti in Europa hanno tentato di convincere la Lundbeck affinché impedisca che il farmaco finisca nelle camere della morte degli Stati Uniti. La Lundbeck, a parole, si è opposta all'uso del suo prodotto nelle esecuzioni, dicendo al New York Times che "Ciò è completamente contro quello che noi rappresentiamo: come azienda siamo impegnati nel miglioramento della vita delle persone". Ma finora non ha preso alcun provvedimento.

Le precedenti campagne per limitare le esportazioni di sodio tiopental, il farmaco che il pentobarbital sta rimpiazzando, hanno avuto successo, anche se dopo che diversi stati ne avevano già acquistato una scorta (uno di essi, la Georgia, se l'è vista confiscare dalla DEA). Il Regno Unito ne ha vietato l'esportazione negli Stati Uniti per le esecuzioni, e una fabbrica italiana ne ha cessato del tutto la produzione. I governi di Austria e Germania hanno preventivamente avvertito le aziende farmaceutiche dei rispettivi paesi di non permettere che il sodio tiopental sia esportato negli Stati Uniti per le esecuzioni.

Resta da vedere se la Danimarca e la Lundbeck alla fine limiteranno l'esportazione di pentobarbital.

sabato 9 aprile 2011

Uh!

E Dio disse ad Adamo: "Ti ho dotato di un pene e di un cervello. Ma non di sangue a sufficienza per farli funzionare entrambi contemporaneamente".

venerdì 8 aprile 2011

Mignottocrazia

Berlusconi parla al telefono con Nicole Minetti: "Come sta la mia consigliera bravissima? Mi parlano tutti così bene di te, amore. Tutti quelli della Lega, i nostri (...). Così poi quando ci sono le elezioni vieni in Parlamento".

(Caterina Soffici, Il Fatto Quotidiano)

mercoledì 6 aprile 2011

★ Squallore

Che i dipendenti di un'azienda, andando in pensione, lascino il posto di lavoro ai propri figli è piuttosto avvilente, soprattutto se ciò avviene in maniera praticamente automatica e nel settore dell'alta teconolgia. Che poi i suddetti dipendenti, una volta in pensione, rientrino come consulenti, è a dir poco squallido.

lunedì 4 aprile 2011

★ Sangue verde

Finalmente ho visto il secondo lungometraggio di Andrea Segre, "Il sangue verde". Le vicende di Rosarno sono narrate tramite le interviste a sette dei migranti africani che lavoravano nella piana. Oltre ai commenti deliranti di Maroni e La Russa, dei quali ormai è difficile stupirsi, mi ha colpito molto la confessione di uno di questi sette ragazzi. Racconta di come non abbia partecipato alle manifestazioni del gennaio 2010. Ora non ricordo di dove sia originario, ma sicuramente si tratta un Paese teatro di guerra. Non è sceso in piazza avendo saputo che alcuni degli abitanti di Rosarno avevano usato armi da fuoco contro i migranti: anche il solo rumore di uno sparo lo avrebbe riportato alla tragica esperienza che aveva vissuto in patria.

sabato 2 aprile 2011

★ Numeri

Abitanti complessivi di Lampedusa: 6.295 (inclusa Linosa, fonte ISTAT)

Migranti sbarcati a Lampedusa dal 1° Gennaio: 18.501 (fonte
ANSA)

Spettatori Inter-Lecce: 62.477 (giocata il 19/03, fonte
StadiaPostcards).

martedì 29 marzo 2011

★ Senti chi parla

"Fora da i ball". Umberto Bossi usa un'espressione dialettale lombarda dal significato molto esplicito per rispondere ai cronisti a Montecitorio su quale sia la soluzione per l'emergenza immigrati a Lampedusa.
Detto da uno che ha il figlio in Regione Lombardia, pagato dai contribuenti la modica cifra di 13mila euro al mese, è proprio un commento pieno di significato.

venerdì 25 marzo 2011

★ Come siamo ridotti

Pensavo che Mantellini scherzasse, e invece sul sito della Presidenza del Consiglio si può davvero leggere questo comunicato:

Il resoconto fornito da alcune agenzie di stampa in merito alla cena di ieri sera del Presidente Berlusconi con il gruppo dei Responsabili è ricco di fantasie e imprecisioni. In particolare, il Presidente non ha cantato alcuna canzone.

mercoledì 23 marzo 2011

domenica 20 marzo 2011

Uomo del mio tempo

Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t'ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T'ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all'altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell'eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

(Salvatore Quasimodo, 1901-1968)

sabato 19 marzo 2011

★ Una questione di qualità

Oltremodo insofferente verso il mondo che mi circonda, ultimamente ho preso a leggere ancora più del solito, in particolare romanzi. E soprattutto ho ricominciato a comprare libri, cosa che non facevo da qualche anno avendo deciso che prima avrei letto tutti quelli che girano già per casa. Insomma, non ho i numeri per fare una statistica, ma mi sembra che le edizioni recenti contengano un discreto numero di refusi. A spanne la media è di uno ogni duecento pagine. Beh, peccato, trovare una lettera o una virgola fuori posto per me è peggio di una riga sulla fiancata dell'auto. Mi disturba pensare che le parole di uno scrittore siano maneggiate con leggerezza.

giovedì 17 marzo 2011

150

L'Italia non sarà mai libera e prospera con i preti.

(Giuseppe Garibaldi, 1807-1882)

domenica 13 marzo 2011

★ Yesterday

Ieri, in Italia, c'è stata una grande manifestazione a difesa della Costituzione. Nell'ultimo anno sarò sceso in piazza anche più di una volta al mese, e in un altro momento un'occasione così importante non me la sarei mai persa. Ieri invece sono rimasto a casa.

Tempo fa infatti, il 19 gennaio per l'esattezza, ho deciso che non avrei più partecipato a manifestazioni di protesta. La data non è casuale: per quel giorno era stato organizzato in fretta e furia un raduno sotto al Quirinale dopo l'ennesimo insulto del ducetto di Arcore alle istituzioni e ai cittadini italiani, il cosiddetto caso Ruby.

Mi aspettavo il finimondo: le accuse di concussione e prostituzione minorile, talmente accreditate da indurre la procura a chiedere il rito immediato, avrebbero fatto dimettere qualunque statista di qualunque paese civile. Ma l'Italia non è un paese civile e il ducetto di Arcore non è uno statista, quindi oltre a dovermelo sorbire l'indomani a vaneggiare su fidanzate immaginarie, in piazza del Quirinale ho trovato un centinaio di persone, pochissimi politici e pochissimi giornalisti.

Insomma, una débacle che mi ha dato molto da riflettere. Non tanto nel merito, quanto nel metodo. E mi sono convinto che il destino di questo Paese non cambierà coi sit-in e con le manifestazioni, con le petizioni e le proteste. Nella gran parte dei casi infatti, la società civile e i cittadini non devono confrontarsi con galantuomini e governanti illuminati, ma con parassiti e scalzacani, con fuorilegge, con veri e propri miracolati che sfigurerebbero anche a servire patatine fritte in un fast food. Non capisco quindi tutti questi richiami alla compostezza, alla responsabilità, alla non-violenza, questo continuo sbandierare Gandhi: se un personaggio del genere fosse vissuto oggi sarebbe già finito in un pilone di cemento. Con quali effetti? Probabilmente nessuno: del resto il delitto Matteotti che peso ebbe nello sradicare il regime fascista?

Perciò, dal 19 gennaio 2011, io me ne resto a casa.

★ Casi strani

Il ducetto di Arcore, spiegando la fantastica riforma della Giustizia, ha sparato un'altra delle sue menate, e cioè che sarebbe stato assolto ventiquattro volte.

Su questo ennesimo numero buttato lì a casaccio, Gilioli ha scritto un post, "24" per l'appunto. Uno dei commentatori, osservando che la smorfia napoletana associa al 24 nientemeno che "Le guardie", ha proposto di accoppiarlo al 71, "L'uomo di merda", e giocarseli al Lotto.

Ieri pomeriggio passeggiavo chiedendomi se avrebbe avuto più senso la ruota di Roma o quella di Milano. Probabilmente lo avrei giocato su entrambe, mettendo un euro su ciascuna. Dico probabilmente perché, non essendo un assiduo giocatore, ho dimenticato di passare in ricevitoria. Però, prima di andare a dormire, colto da uno sprazzo di lucidità ho controllato l'estrazione: 24 e 71, ambo secco su Milano.

mercoledì 9 marzo 2011

L'Illinois abolisce la Pena di morte

Pat Quinn, Governatore dell'Illinois, oggi ha compiuto l'ultimo passo verso l'abolizione della Pena di morte firmando la legge che la sostituisce col carcere a vita senza possibilità di rilascio sulla parola. Il dispositivo prevede inoltre che le risorse statali utilizzate per la Pena capitale siano trasferite a un fondo per i servizi ai familiari delle vittime di omicidio e alle forze dell'ordine.

L'abolizione della Pena di morte in Illinois arriva dopo una moratoria sulle esecuzioni durata undici anni, dichiarata dall'ex Governatore repubblicano George Ryan.

L'Illinois è il sedicesimo Stato ad abrogare la Pena capitale, facendo con ciò registrare il maggior numero di Stati abolizionisti dal 1978.

lunedì 7 marzo 2011

Attenti al CUD!

La somma totale raccolta grazie all'8xmille per l'anno 2009 è di 967.538.542 euro. L'88,1% è andato al sostentamento del clero (381.300.000), alla manutenzione ordinaria della sua macchina sul territorio (381.238.542) e al carburante per muoverla (90.000.000); il 7,8% ai poveri del Terzo Mondo; il 3,1% a quelli nostrani.

È così da sempre. Da quando c'è l'8xmille – ormai è un quarto di secolo – il criterio di ripartizione è costante: mai più del 12% ai poveri, mai meno dell'83% ai preti.

(rubato - per pigrizia! - a Malvino)

venerdì 4 marzo 2011

Il genio della nazione

"Eccellenza" gridò il servitore di piazza, vedendo Franz mettere il naso alla finestra, "vuole che faccia avvicinare la carrozza al palazzo?".
Per quanto Franz fosse abituato all'enfasi italiana, il suo primo movimento fu di guardarsi intorno, ma a lui stesso venivano rivolte quelle parole...
Franz era l'Eccellenza, il calesse era la carrozza, il palazzo era l'albergo Londra. Tutto il genio della nazione era in questa sola frase.

(Alexandre Dumas, "Il Conte di Montecristo")

lunedì 28 febbraio 2011

USA, si allarga il fronte abolizionista

Lentamente, ma inesorabilmente, altri Stati USA si muovono verso il fronte abolizionista. Mentre in Illinois si attende il 17 marzo, ultimo giorno utile per porre il veto sulla legge da poco approvata, il 14 febbraio scorso, con un voto di 26 a 24 che ha visto favorevoli tutti i democratici e quattro repubblicani, il Senato del Montana ha promosso un disegno di legge per sostituire la pena di morte con il carcere a vita senza libertà sulla parola.

Il relatore David Wanzenried, oltre a dichiarare che la pena di morte non è giusta, non aiuta i familiari delle vittime, né serve come deterrente, ha aggiunto che il "sistema attuale non può essere reso equo né infallibile", evidenziando inoltre preoccupazioni per i rischi di errori giudiziari, i costi e l'uso sproporzionato della pena capitale verso le minoranze razziali e i poveri.

Ma altri Stati si muovono su questa linea: una identica proposta di legge è già alla Commissione per gli affari federali e statali del Kansas, dove l'abolizione era sfumata appena un anno fa per un solo voto di scarto. I promotori dell'iniziativa ricordano come la Corte Suprema abbia annullato tre sentenze capitali proprio a causa di errori giudiziari, difesa inadeguata e inadempienza della giuria e dell'accusa.

Anche nel Maryland e nello Stato di Washington si registrano casi analoghi: nelle rispettive Camere, durante le scorse settimane, sono state presentate altrettante proposte di abrogazione. Mentre nel Connecticut, dopo il veto incassato nel 2009, il nuovo disegno di abolizione è approdato alla Commissione bicamerale per la Giustizia, e l'attuale Governatore ha già affermato che se fosse stato in carica due anni fa non si sarebbe opposto.

Questo incoraggiante scenario accentua la frattura geografica negli USA, che vede gli Stati del Nord prevalentemente abolizionisti (in pratica o di fatto) e quelli del Sud prevalentemente mantenitori.

lunedì 21 febbraio 2011

Un buon San Valentino

Il 14 febbraio scorso, con un voto di 26 a 24 che ha visto favorevoli tutti i democratici e quattro repubblicani, il Senato del Montana ha approvato un disegno di legge per abrogare la Pena di morte e sostituirla col carcere a vita senza libertà sulla parola.

Il senatore David Wanzenried, che ha presentato il disegno di legge, ha affermato che la Pena di morte non è una punizione giusta, non porta benefici alle vittime, né serve come deterrente per l'omicidio. Ha aggiunto che "il sistema attuale non può essere reso equo né infallibile".

Altre preoccupazioni dei sostenitori del disegno di legge sono gli elevati rischi di errori giudiziari, l'uso sproporzionato della Pena capitale nei confronti delle minoranze razziali e dei poveri, e i costi di attuazione.

Il disegno di legge deve affrontare un altro voto procedurale al Senato e sarà poi trasmesso alla Camera.

venerdì 18 febbraio 2011

★ Sulla pietra

Scolpirò sulla pietra i nomi dei Parlamentari della XVI Legislatura. Oltre novecento farabutti, Senatore più, Deputato meno, che non sono stati in grado di trovare un accordo per restituire dignità a questo lurido Paese. Oltre novecento farabutti che non hanno saputo anteporre il bene comune alle proprie luride beghe di partito. Ai propri fottuti interessi.

Il mio disprezzo per tutti quanti voi, sudditi fedeli.
Menti vuote, nessun fiore sulle vostre tombe.

sabato 12 febbraio 2011

Soddisfazioni/3

Quando vedo il sorriso fisso di Frattini penso ad un episodio che mi è successo qualche anno fa e che forse ho già raccontato. Siamo a a Londra, a pranzo all'Università con un caro amico di mia moglie che insegna là. Gli squilla il cellulare, dall'altro capo la voce concitata di una amica dell'ambasciata. Il nostro amico leggermente infastidito risponde qualcosa tipo "No, mi dispiace non posso e poi non verrei comunque". Lo guardiamo interrogativi e lui sorridendo risponde: "No, niente di importante, stamattina era prevista qui all'Università una lezione magistrale del Ministro degli Esteri Frattini: sono in ritardo di due ore e stanno cercando disperatamente di raccattare qualcuno perchè l'aula magna è completamente vuota".

(Mantellini sul suo manteblog)

giovedì 10 febbraio 2011

Tolkien l'Antinazista


Da alcuni anni determinate realtà dell'antifascismo romano stanno tentando un'operazione difficilissima e rischiosa: riprendersi, "ri-semantizzare", decontaminare elementi di immaginario, simbologie del movimento operaio e della sinistra rivoluzionaria che i fascisti – nelle loro razzie culturali finalizzate a un mélange confusionista – hanno inquinato oltre ogni decenza.

martedì 8 febbraio 2011

Hanno la faccia come il culo/10

Per questo ad Arcore hanno anche ipotizzato un blitz, una modifica all'articolo 3 della legge delega sul federalismo per aumentare il numero dei componenti della Bicameralina, così da permettere l'ingresso di uno dei Responsabili e riconquistare la maggioranza. Chi se ne sta occupando lo definisce scherzando il "comma Scilipoti" e potrebbe essere inserito nel decreto Milleproroghe.

(Francesco Bei)

venerdì 4 febbraio 2011

Servi

Domande rivolte da Michele Renzulli del TG1 al mignottaro di Arcore:

1. Presidente, negli ultimi due anni l'Italia ha tenuto alto l'argine della stabilità dei conti, come hanno riconosciuto l'Europa e il Fondo Monetario Internazionale. Ora è il momento di tornare a crescere. In che modo?

2. Molti analisti affermano che l'Italia è ancora un Gulliver, ovvero un gigante bloccato da lacci e laccioli. Lei è sceso in politica nel 1994 promettendo la rivoluzione liberale. Per dare una scossa alla nostra economia è arrivato il momento di andare fino in fondo?

3. Proprio su questi temi lei ha fatto una proposta all'opposizione che ha risposto che non è credibile. Ma dietro questo rifiuto, secondo lei, aleggia il partito della patrimoniale, la vecchia ricetta che per risolvere i conti della nostra economia punta sempre sulla scorciatoia dell’aumento della pressione fiscale?

Gramellini ne propone una quarta - decisamente più insidiosa - sul suo Buongiorno.

mercoledì 2 febbraio 2011

Soddisfazioni/2

E per questo, dal momento che il segretario del Pd è stato in passato sensibile al tema delle liberalizzazioni e, nonostante qualche sua inappropriata associazione al coro strillato dei moralisti un tanto al chilo, ha la cultura pragmatica di un emiliano, propongo a Bersani di agire insieme in Parlamento, in forme da concordare, per discutere senza pregiudizi ed esclusivismi un grande piano bipartisan per la crescita dell’economia italiana.

(Silvio Berlusconi, lettera al Corriere della Sera)


[Bersani, fortunatamente, lo ha schifato facendolo incazzare]

lunedì 31 gennaio 2011

★ La Dottoressa Lucy sull'omosessualità

[Ricevo dalla Dottoressa Lucy, Psicologa specializzata in Sessuologia clinica, e volentieri pubblico]

L'incontro su omosessualità e omofobia è andato benissimo. E io mi scopro sempre più ammirata verso quel piccolo mondo gay che sto conoscendo: ragazzi e ragazze adorabili, con una maturità emotiva, affettiva che nasce probabilmente da tante difficoltà affrontate per vivere serenamente la loro condizione e che stento a trovare nei trenta, quarantenni etero.


Parlano di amore, di sentimenti, hanno relazioni stabili, fanno progetti senza paura. Altro che stupidi pregiudizi di promiscuità, di relazioni superficiali, di scopate rubate: quelle appartengono a tutti coloro che hanno paura di mettersi in gioco, di entrare in relazione, di perdere qualcosa in un rapporto intimo, di crescere. E, per mia esperienza, al panorama etero con cui più frequentemente mi relaziono. Certo, anche nell'universo omosex ci sarà di tutto, ma quando devi lottare, prima con te stesso, poi con gli altri, per sentirti accettato, rispettato, contro i pregiudizi, alla fine ne esci con una voglia di vivere pienamente quello che sei e che senti, che nulla più ti fa paura.

Con noi c'era anche una ragazza lesbica giovanissima, di soli diciotto anni, che fa parte di un'associazione giovanile veronese di gay e lesbiche. Quando ha raccontato la sua esperienza ha espresso un concetto che mi ha molto colpito: tra il timore e il disagio del giudizio della gente che la vedeva uscire mano nella mano con la sua ragazza e la voglia di stringere quella mano, lei non ha avuto dubbi su cosa fosse più importante per lei, per la sua felicità. Che ti posso dire, questi ragazzi hanno una forza interiore, un'energia vitale, un entusiasmo verso l'amore, che quasi mi hanno fatto sentire l'aridità di quei tanti rapporti che mi sento raccontare da amici e amiche, fatti di giochi di equilibrio con se stessi per non farsi coinvolgere, di distanze di sicurezza, di assenza di impegno e prospettiva.

Loro, i ragazzi dei movimenti gay, si preoccupano del fatto che non possono sposarsi, che non possono adottare figli; noi, etero, siamo nel panico perché prima o poi magari qualcuno potrebbe chiederci tutto questo.